In sostanza l’acquisto, fatto senza una valutazione tecnica preventiva, non corrispondeva a ciò che credevano di acquistare.
La mancata verifica preventiva degli atti relativi all’immobile e del rilievo hanno comportato:
- la mancata scoperta che gli atti precedenti erano errati: le quote non corrispondevano al reale
- di conseguenza la scoperta che erano errate le planimetrie catastali
- che tali dati avevano indotto l’agenzia immobiliare a vendere un immobile con molte non conformità che hanno necessitato di una pratica in sanatoria.
La mancanza di specializzazione in restauro del tecnico incaricato, anche se abilitato alla progettazione, ha comportato:
- dichiarazioni al Comune e alla Soprintendenza dell’esistenza di altre non conformità urbanistiche e abusi in realtà non esistenti
- il pagamento di sanzioni che in realtà non erano dovute
- la mancata comprensione da parte del committente delle sanzioni a lui comminate
- un progetto sottoposto a permesso di costruire quando il committente, nelle sue aspettative, pensava ad una semplice manutenzione straordinaria
- lavori non preventivati dal committente, budget non previsto, esplosione delle parcelle dei tecnici.
- Accollo di lavori come privato che dovevano invece essere condominiali
Errori:
- Mi piace o non mi piace? Basta per decidere?
- NON INDAGARE preventivamente per risparmiare! Ma si risparmia davvero?
- Non considerare preventivamente i lavori che si intendono fare cosa comporta dal punto di vista dell’urbanistica? Riuso o Rinnovo o Ristrutturazione o Restauro?
- Non considerare preventivamente lo stato di fatto edilizio ed impiantistico dell’immobile fa lievitare il budget.
- Non verificare se il budget a disposizione consente di eseguire i lavori di innovazione desiderati comporta la convinzione di aver comprato male! Senza pensare ai contenziosi instaurati.