Matteo e Francesca sono due giovani. Dopo la laurea hanno passato molto tempo uno lontano dall’altra poiché il lavoro li ha portati a vivere in luoghi diversi. Oggi hanno finalmente trovato una sistemazione definitiva e vogliono acquistare insieme la loro prima casa. Vedono, vagliano, cercano finché si ritrovano a visitare un immobile che pare adatto alle loro esigenze.
L’appartamento in questione si trova al piano rialzato di un palazzetto storico di fine ‘800 inizi del secolo successivo, con molti particolari architettonici del gusto ecclettico dell’epoca. Rimangono affascinati dall’atmosfera. La dimensione dell’immobile fa al caso loro, il prezzo di acquisto può essere affrontato con un mutuo. Possono anche usufruire dei vantaggi fiscali previsti dalla normativa in vigore.
Da molto cercano, e finalmente hanno trovato, la casa dei loro sogni!
Vedono, durante la visita, che l’intero palazzetto è stato ristrutturato internamente una ventina di anni fa: lo fanno capire molti particolari dell’estetica di porte, pavimenti, rivestimenti.
Quindi immaginano di investire anche una “piccola cifra” per una sistemazione interna che riguardi solamente tali finiture. Pensano di poter affrontare la spesa senza problemi.
Come procedono?
Ma soprattutto Matteo e Francesca
Le sorprese successive all’atto notarile non saranno poche e soprattutto si rammaricheranno di non aver eseguito per tempo tutte le verifiche necessarie per non avere sorprese sgradite.
Hanno pensato di firmare il contratto preliminare di vendita-acquisto per non perdere l’occasione, ma l’hanno firmato solo sulla base delle “certezze” e rassicurazioni del venditore.