Siamo nel contesto urbano di una città di piccole dimensioni.
Una coppia di media età decide di acquistare una nuova casa. Desiderano una casa in un contesto “storico”. Trovano in vendita una proposta che reputano interessante.
- E’ un immobile “affascinante”, un palazzo del centro storico che, attraversando i secoli, ha accumulato segni di molte epoche passate. Questa storia edilizia, la sua età di circa 400 anni e il contesto di centro storico ne fanno un immobile di sicuro interesse. E’ una mansarda recuperata negli anni ’70, dalla soffitta dell’edificio e riadattata a residenza, di circa 110 mq netti.
Hanno cercato con l’aiuto dell’agenzia immobiliare di loro riferimento. Hanno deciso che questo immobile potesse fare al caso loro.
- L’agenzia immobiliare recupera dal venditore una visura e una planimetria catastale e l’ultimo titolo edilizio in possesso dei proprietari e fa firmare un preliminare di Vendita/Acquisto tra proprietario e acquirente alla cifra concordata tra i due.
Naturalmente i nuovi proprietari vorrebbero modificare in parte il loro nuovo appartamento, per adattarlo alle loro necessità, rinnovando le finiture interne e intervendo sul tetto.
Ai committenti questo immobile piace molto. “ Visto e piaciuto” hanno deciso di stipulare un preliminare d’acquisto. Dopo aver acquistato l’immobile però trovano le sorprese!
L'acquirente scopre così che:
- I metri quadrati che crede di aver acquistato non corrispondono al rilievo da lui commissionato dopo l’acquisto
- il progetto di restauro redatto dal suo tecnico, è diventato troppo oneroso rispetto a ciò che prevedeva di spendere prima di acquistare l’immobile.
- Il suo tecnico trova difformità sostanziali scoperte con il rilievo solo dopo l’acquisto
- Tali difformità sono addirittura differenti rispetto agli atti depositati.
Quali errori hanno fatto i committenti?
- Non considerare che siamo in presenza di un edificio costruito da molti secoli, un edificio particolare e vincolato.
- Nè venditore nè acquirente hanno fatto un indagine preliminare per verificare lo stato di fatto nè hanno fatto un accesso agli atti, meno che meno un'indagine archivistica.
- Non si sono fatti assistere fin da subito da uno specialista.
- Hanno risparmiato nella consulenza preventiva, ma hanno avuto contenziosi, spese impreviste, lungaggini burocratiche. Il loro investimento è stato tutt'altro da ciò che avrebbero voluto.