Marianna e Giulio e il loro appartamento

Come evitare di affermare il falso in atto notarile di vendita di un appartamento

Perizie urbanistico/catastali

Marianna e Giulio hanno in proprietà un appartamento in condominio, nella prima zona periferica della città. Qui hanno abitato fino ad oggi.

Da molto cercano, e finalmente hanno trovato, la casa dei loro sogni e perciò vogliono mettere in vendita questo immobile.

L’appartamento gli è stato regalato molti anni fa dai loro genitori.

In quella occasione hanno accolto il regalo senza occuparsi di ciò che ricevevano, nella formula del “visto piaciuto”. 

Non hanno mai pensato di verificare la situazione giuridica della loro abitazione. 

Precedentemente l’appartamento apparteneva ad altro proprietario, in regola con la concessione edilizia e l’abitabilità, che però successivamente aveva apportato una modifica all’altezza dei locali non dichiarata e poco visibile durante la visita con l’agenzia immobiliare. 

Il vecchio proprietario, volendo aggiornare il look dell’appartamento aveva fatto realizzare in autonomia, con le sue ditte di fiducia, la posa in opera di un cartongesso su tutta la superficie del soffitto della zona giorno, per alloggiare dei faretti di illuminazione e un impianto di allarme. Aveva contemporaneamente fatto spostare delle tramezze modificando contemporaneamente alcune pareti dell’appartamento per avere un layout più contemporaneo.

Durante il rogito Marianna e Giulio nell’atto notarile dichiarerebbero che il loro immobile è in regola e conforme urbanisticamente e catastalmente perché hanno abitato il loro immobile senza apportare mai alcuna modifica.

Dichiarerebbero, inconsapevoli, il falso.

In realtà il loro appartamento non è in regola con le altezze minime prescritte dagli standard edilizi della normativa, con gli standard urbanistici (superfici utili e accessorie cambiate) e con la planimetria catastale depositata.

Mario, acquirente molto meticoloso, fa fare un controllo preventivo con i suoi tecnici e scopre che nulla è giuridicamente come credono Marianna e Giulio. Ai proprietari viene richiesta la messa a norma. 

L'importo conseguito dalla vendita del loro appartamento è stato ridotto del 10%.

La mancata verifica preventiva avrebbe comportato la nullità del preliminare d’acquisto o dell’atto notarile ma non della parcella, la richiesta di un risarcimento, l’intervento di legali, con un esborso di danaro e problemi non previsti. Con mancato guadagno molto ma molto maggiore del 10%.

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